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Pulizia delle orecchie del gatto: la guida definitiva

pulizia delle orecchie del gatto

I gatti, come ben sappiamo, sono animali autonomi e indipendenti anche nelle operazioni di toelettatura quotidiana, ma per la pulizia delle orecchie del gatto è necessario un aiuto da parte del Pet parent, poiché da soli non riescono a raggiungere le parti interne.

Non tutti i gatti però hanno le orecchie che necessitano di essere pulite con la stessa frequenza: l’eccesso di igiene può addirittura provocare irritazioni ed essere controproducente per la salute delle orecchie del micio.

Segui allora i nostri suggerimenti su come, quando e perché pulire le orecchie dei gatti, in una guida completa ricca di consigli pratici!

Quando pulire le orecchie del gatto

Il primo passo è capire se le orecchie di Micio siano sporche e abbiano quindi necessità di un intervento di pulizia. Il consiglio generale è quello di chiedere preventivamente al Veterinario di fiducia quando eseguire la pulizia delle orecchie al tuo gatto, perché, come abbiamo già accennato, non esiste una regola valida per tutti.

Quante volte pulire le orecchie al gatto

Le orecchie del gatto sono pulite quando:

  • appaiono belle sane;
  • di colore rosa pallido;
  • con poco cerume e senza sporcizia o residui;
  • quando non emettono alcun odore;
  • sono prive di croste e graffi.

In questo caso non c’è bisogno di fare nulla, perché significa che Micio è in grado di provvedere da solo alla pulizia delle sue orecchie.

Se invece si nota che le orecchie presentano delle parti sporche o emettono un cattivo odore è segno che è arrivato il momento di pulirle!

Attenzione: se l’interno delle orecchie dovesse apparire arrossato, infiammato e dolente, ti consigliamo sempre di consultare il Veterinario prima di procedere, in quanto il gatto potrebbe avere un’infezione che va curata.

Perché il gatto ha le orecchie sporche

La pulizia delle orecchie del gatto è di fondamentale importanza non solo per questioni igieniche ma anche di prevenzione: infatti, la pulizia serve a evitare lo sviluppo di batteri e a rimuovere eventuali frammenti che possono finire nelle orecchie mentre il gatto gioca in casa o in giardino e che possono quindi causare problematiche di salute anche gravi.

Il cerume e il rischio di otite nel gatto

Come negli umani, il cerume delle orecchie nel gatto ha una sua funzione protettiva, volta a intrappolare sporcizia, microrganismi e materiali estranei. È l’eccesso di cerume e la conseguente infiammazione che ne deriva che vanno trattati tempestivamente.

Batteri, virus, funghi o parassiti infatti possono portare all’otite di una o entrambe le orecchie e, nei casi più gravi, alla perforazione del timpano.

Quali sono i sintomi tipici dell’otite nel gatto?

  • Il gatto in questi casi tiene l’orecchio più abbassato, la testa inclinata;
  • in caso di dolore vocalizza esprimendo disagio: se vuoi saperne di più leggi i nostri consigli sul significato del verso del gatto;
  • la presenza di pus nel cerume, indice di un’infezione batterica;
  • la presenza di sangue, che può essere dovuta anche a corpi estranei presenti nell’orecchio;

Inoltre, se noti che il cerume scuro, ciò potrebbe essere il sintomo di un otoacariasi (rogna auriculare) su cui puoi leggere un approfondimento in fondo all’articolo.

Come sono fatte le orecchie

Le orecchie del gatto sono uno degli organi sensoriali più importanti e si compongono di tre parti:

  1. parte esterna visibile, che generalmente termina a punta.
  2. il canale auricolare che porta al timpano.
  3. l’orecchio interno attraverso il quale il suono arriva al nervo acustico.

Le orecchie del gatto sono molto esposte agli agenti esterni, per questo motivo è molto importante prendersene cura se si vuole prevenire l’insorgenza di diverse patologie.

Come pulire le orecchie al gatto

Per la corretta pulizia delle orecchie del tuo gatto ti consigliamo di seguire questa lista passo a passo, per evitare ogni tipo problema di salute per il tuo pet.

Fase 1 – Controllo

Si comincia con un’ispezione accurata delle orecchie, tenendo presente che si riesce a controllare solamente la parte più esterna e non l’interno del canale uditivo o del timpano. Ti consigliamo di compiere questa operazione in una stanza ben illuminata, quando il gatto è in uno stato di sonnolenza o è in cerca di coccole. A questo punto, ti suggeriamo di prendere la parte superiore dell’orecchio, girando delicatamente il padiglione auricolare esterno per guardare all’interno.

Fase 2 – Prepararsi alla pulizia

Se Micio ha un po’ di sporcizia o un lieve accumulo di cerume è necessario pulire le sue orecchie portandolo in un ambiente tranquillo e confortevole, senza elementi di disturbo.

Ti consigliamo di preparare il kit con tutto il necessario per la pulizia. Ecco la lista di quello che ti serve:

Fase 3 – Pulizia con il detergente

Tenendo ben fermo il tuo gatto, prendi il detergente liquido e applica il dosaggio indicato dal Veterinario nell’orecchio del tuo felino, massaggiando delicatamente per pochi secondi, senza premere la base dell’orecchio, per poi ripetere l’operazione dall’altra parte.

Fase 4 – Coccole e relax

Dopo la pulizia, è tempo di relax! Lascia riposare il gatto per qualche minuto, aspettando che scuota la testolina per rimuovere ulteriormente il cerume o lo sporco accumulati. Infine, termina con una extra dose di coccole e con un gustoso premio come ricompensa!

Pulizia delle orecchie del gatto: gli errori da non fare

La pulizia delle orecchie del micio è una procedura semplice, ma delicata e che richiede un minimo di manualità.

Ecco i principali errori da evitare e i casi in cui è bene rivolgersi prontamente al Veterinario.

  • Se riscontri secrezioni con tracce di sangue o pus, arrossamento o gonfiore dentro e intorno ai padiglioni auricolari, o se senti degli odori insoliti dalle orecchie, ti suggeriamo di consultare subito il Veterinario, perché potrebbe trattarsi di un’infezione;
  • Ti suggeriamo di non utilizzare mai i cotton fioc, dannosi per le orecchie del gatto, proprio come lo sono per l’uomo, perché spingono il cerume all’interno del condotto uditivo ed espongono il gatto al rischio di perforazione del timpano;
  • Se le orecchie del gatto sono pulite, non insistere con la pulizia: gli recherai solo inutili stress;
  • Non continuare l’operazione di pulizia se in un qualunque momento del processo il tuo gatto inizia ad agitarsi troppo. Meglio fermarsi e calmare il tuo amico peloso, magari avvolgendolo bene in un asciugamano che lo tenga fermo;
  • Ti sconsigliamo di utilizzare l’acqua, potrebbe esporre il felino a infezioni del condotto uditivo;
  • È preferibile non usare prodotti “fai da te” che possono contenere aceto o alcol, in quanto queste sostanze possono danneggiare le orecchie delicate del gatto provocando irritazioni, in particolare se il condotto uditivo è già infiammato;
  • Introdurre gocce fredde nelle orecchie può provocare al pet una sensazione piuttosto fastidiosa: assicurati sempre che la soluzione detergente sia a temperatura ambiente;
  • Ti sconsigliamo di spingere troppo in profondità durante la pulizia, perché si potrebbe danneggiare il condotto uditivo;
  • Se noti la presenza di sangue in seguito alla pulizia, contatta subito il tuo Medico Veterinario;
  • Non cercare di pulire le orecchie al gatto quando sta giocando, correndo o saltando: non si farebbe mai prendere e comincerebbe subito a graffiare!

Otoacariasi nel gatto: l’otite causata dagli acari

L’otoacariasi del gatto, comunemente conosciuta come “acari nelle orecchie del gatto” è una condizione patologica caratterizzata dalla presenza nel condotto uditivo di microparassiti. Si manifesta con un’infezione che causa prurito e infiammazioni cutanee.

Secondo la Società Italiana di Medicina Felina è la più frequente tra le patologie che coinvolgono le orecchie del gatto ed è causata dall’acaro della rogna (Otodectes cynotis). Questi acari compiono il loro intero ciclo vitale all’interno del condotto uditivo del gatto, caldo-umido e buio, l’habitat ideale per la loro riproduzione.

L’otoacariasi colpisce prevalentemente i gatti che vivono in strada, in quanto la sua diffusione è legata a scarse condizioni igieniche e promiscuità, ma per la sua estrema contagiosità non è raro riscontrarla anche negli animali domestici. L’elevato grado di trasmissibilità, anche attraverso contatti occasionali e indiretti, è infatti uno dei tratti distintivi di questa malattia.

I parassiti delle orecchie del gatto si trasmettono dagli animali che ne sono già affetti, passando direttamente da un animale all’altro o in modo indiretto attraverso l’ambiente e gli oggetti.

Come capire se il tuo gatto ha gli acari nelle orecchie

Gli acari Otodectes cynotis sono microscopici e difficilmente visibili a occhio nudo, ma osservando l’interno delle orecchie con attenzione e con l’aiuto di una lente si potrebbero scorgere come dei piccoli puntini bianchi in movimento.

Inoltre, questi parassiti provocano una sintomatologia molto specifica e abbastanza riconoscibile. Una delle manifestazioni più tipiche della presenza di otoacariasi è sicuramente il prurito: il gatto si gratta con insistenza e tende a tenere la testa piegata da un lato.

Altro segnale inequivocabile della presenza di parassiti è un aumento della produzione di cerume, che presenta un colore scuro e un odore anomalo, come reazione all’infiammazione. In caso di otoacariasi, i tessuti dell’orecchio del gatto appaiono internamente arrossati e, in alcuni casi, tumefatti. Inoltre, all’esterno dell’orecchio possono essere presenti ferite o croste da grattamento.

Come togliere gli acari dalle orecchie gatto

La terapia farmacologica per debellare con successo gli acari dalle orecchie del gatto deve essere prescritta esclusivamente dal Veterinario. Tutte le cure fai da te, in questo caso, sono da evitare perché potenzialmente pericolose.

Di solito viene applicata una terapia antibiotica (sia per uso interno che per uso topico) associata a farmaci in gocce ad azione antiparassitaria.

A guarigione avvenuta il Medico potrà raccomandare la prosecuzione del trattamento per un certo periodo di tempo, in modo da evitare i rischi di recidive e suggerire eventualmente una cura preventiva.

È utile ricordare che questi acari non dimorano solo sui loro ospiti, ma possono anche transitare sugli oggetti. Ecco perché, in caso di animale infetto, è necessario procedere a un accurato trattamento di cucce, cuscini, tappeti, coperte e divani con un apposito spray antiparassitario per ambienti.

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scritto da Mariangela Sanna

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