Il gatto British Shorthair: carattere, cura e alimentazione

Razze di gatti di taglia media

Il British Shorthair è il gatto più diffuso in Gran Bretagna. Questo simpatico felino di taglia media, conosciuto fin dal XIX secolo, è anche nominato “cobby” per la sua corporatura compatta e robusta.

Ecco con questo articolo tutto quello che c’è da sapere sul British Shorthair, un gatto dal carattere tranquillo e dal bellissimo aspetto.

Aspetto del British Shorthair

Il British Shorthair è la variante del tradizionale gatto domestico britannico, con un corpo tipicamente massiccio, con un bel musetto tondo e dal caratteristico pelo fitto.

La femmina di British Shorthair di taglia media pesa tra i 3,5 e i 4,5 kg; il maschio, invece, arriva a pesare tra i 5,5 e i 7 kg.

Le caratteristiche fisiche generali di questa razza felina sono:

  1. Testa rotonda, massiccia e larga e guance piene e paffute; questa caratteristica è molto evidente soprattutto negli esemplari maschi, conferendo a questa razza di gatto quasi un’espressione sorridente.
  2. Mento saldo e forte.
  3. Occhi grandi e tondi. Il colore si coordina al mantello del felino: può essere blu, arancio, color dorato o rame.
  4. Orecchie ben distanziate e leggermente arrotondate in punta.
  5. Corpo muscoloso e ben compatto; soprattutto le spalle e il torace sono particolarmente sviluppati.
  6. Coda corta, folta e con punta arrotondata.
  7. Arti corti, forti e con zampe arrotondate di media grandezza.
  8. Pelo corto, denso e fine. Il British Shorthair può sfoggiare un mantello monocolore o un manto a più colori (colourpoint, tabby, argentato, dorato e bicolor).

Anche se questi gatti possono avere manti di diversi colori, il British Shorthair blu è uno dei più popolari, tanto che questa razza viene talvolta chiamata proprio British Blue.

Il British Longhair ne mantiene le stesse caratteristiche ma sfoggia un mantello più lungo.

Storia e origini del gatto British Shorthair

Le origini del British Shorthair si perdono nella leggenda, ma si presume che, in qualità di variante del gatto europeo, sia il diretto discendente del gatto egizio.

Nonostante sia da sempre considerata una delle razze feline più antiche d’Inghilterra, il British Shorthair ha in realtà radici romane. Sembra che, quando le forze romane invasero l’Inghilterra durante il loro periodo di espansione dell’impero, queste portassero con sé dei gatti per proteggere le loro scorte di cibo dai roditori.

In questo contesto, questo esemplare s’incrociò con il gatto selvatico nativo, dando vita a una vera e propria razza con un suo standard, codificato nel 1977.

Alla fine del 1800, un uomo britannico di nome Harrison Wier, considerato il primo allevatore di gatti di questa razza, addomesticò il comune gatto di strada britannico. Questi creò, attraverso un programma di allevamento e incroci selettivi, il gatto che oggi conosciamo come British Shorthair.

Questa specie felina ha quasi cessato di esistere durante i difficili periodi economici della Seconda Guerra Mondiale. Nel dopoguerra, tuttavia, gli esemplari rimasti vennero incrociati con altre razze, come il Domestic Shorthair, il gatto Blu di Russia e il Persiano, per preservarne l’esistenza.

Successivamente, la razza è stata selezionata e incrociata anche con i gatti Certosini francesi, per rendere il mantello più soffice e la testa più tonda.

British Shorthair carattere

Il British Shorthair è un gatto che adora la vita tranquilla in famiglia e passare la giornata in compagnia nel “dolce far niente”.

Ideale per la convivenza con altri cani e gatti, il British Shorthair è tutto fuorché un “guerrafondaio”: se infastidito, preferisce andarsene, anziché mostrare le unghie.

In lui rimane vivo l’istinto della caccia, che sfoga su insetti di ogni tipo, roditori e lucertole.

Alimentazione del British Shorthair

Come per tutte le razze di gatti, l’alimentazione del British Shorthair varia in base al peso, all’età e alle singole esigenze dell’esemplare (come lo svezzamento, la sterilizzazione, il mantenimento, la gravidanza o l’allattamento).

Cosa mangia il gatto di questa razza? La dieta ideale per un British Shorthair dovrebbe essere incentrata sulle proteine ​​animali. Il cibo umido, inoltre, è preferibile a quello secco e i cereali andrebbero evitati, così come i latticini.

Ogni quanto dare da mangiare al gatto British Shorthair? Tendenzialmente, si consiglia di alimentarlo due volte al giorno, una volta al mattino e una alla sera.

Per andare sul sicuro, puoi scegliere tra la vasta gamma di crocchette e di cibo umido per gatti, con prodotti studiati appositamente per donare tutta la nutrizione necessaria al tuo felino domestico.

Assicurati sin dai primi mesi che il tuo pet non assuma una quantità eccessiva di calorie, onde evitare problemi di obesità e sovrappeso.

In caso di necessità, prova i migliori prodotti per gatti con tendenza al sovrappeso:

Se vuoi saperne di più leggi i nostri consigli su obesità e sovrappeso degli animali domestici.

British Shorthair cucciolo: l’alimentazione corretta

Per il tuo piccolo British Shorthair, opta per cibi specifici per gattini. È importante che l’alimentazione rispecchi le specifiche necessità di ogni fase di vita del tuo gatto.

Cura e salute del British Shorthair

Come detto prima, il British Shorthair è un gatto molto tranquillo e indipendente, perfetto per chi ama essere accolto, quasi accudito, da una presenza intelligente e affettuosa.

Si tratta di una razza piuttosto sana che vive in media 14-20 anni. Ciò nonostante, può soffrire di disfunzioni renali che hanno uno sviluppo lento e progressivo. Se vuoi saperne di più non perderti le nostre Vet Storie sui problemi renali nei gatti.

Rivolgiti al Medico Veterinario per ricevere consigli relativi alla prevenzione, alla cura di eventuali patologie e all’alimentazione specifica nelle varie fasi della vita dei British Shorthair.

Cura del pelo del gatto Brirtish Shortahir

Il British Shorthair ha un pelo corto che può essere trattato facilmente. Ricorda di spazzolarlo almeno 1-2 volte alla settimana. La routine di cura del pelo va intensificata nel periodo della muta del gatto per prevenire i classici nodi, presenti anche nei polpastrelli. Se vuoi saperne di più, leggi i nostri consigli sulla muta del pelo del gatto.

Lo strumento più indicato è un pettine a denti stretti e con le setole corte, con il quale sarà possibile districare eventuali nodi, oltre che rimuovere lo strato di pelo morto e impedire la formazione di boli. Per saperne di più, non perderti i nostri consigli su come gestire i boli di pelo del gatto.

Lava il pelo del tuo gatto solo se rilevi evidenti tracce di sporcizia. Se sei indeciso su quale strumento usare leggi la nostra guida completa sia la migliore per il tuo pet.

Cura dell’igiene orale del gatto British Shorthair

Il gatto di razza British Shorthair è spesso esposto ai problemi di tartaro: per questo una buona igiene orale è fondamentale.

Lavare i denti del tuo micio è molto importante perché, come altri gatti, i British Shorthair possono sviluppare la carie.

Cerca di lavare i denti del tuo gatto almeno una volta alla settimana, usando solo dentifricio e spazzolino per animali. E se vuoi saperne di più, leggi i nostri consigli sull’importanza dell’igiene orale per il tuo pet.

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scritto da Carlo Malpezzi